Episodio 17 –
3 consigli per liberarti del bisogno di essere approvato

“Aver bisogno di essere approvati è come dire
Val più il tuo concetto su di me dell’opinione che ho di me stesso” 

Wayne Walter Dyer

3 consigli per liberarti dal bisogno di approvazione e iniziare a dire la tua!

Tu in che cosa credi?
Su cosa hai delle opinioni forti? Cosa pensi del diritto alla morte? E di quello alla vita?

Sono tanti i temi su cui si possono avere opinioni diverse.
Tu quando e quanto porti fuori le tue opinioni?
Ti è mai capitato di dare voce ad una delle tue convinzioni solo dopo che l’altro ti ha fornito una prova inequivocabile di essere dalla tua stessa parte?
Oppure ti è mai capitato di auto-censurarti su un determinato argomento dopo aver intuito che il tuo interlocutore non sarebbe stato d’accordo?
O ancora…ti è capitato di controllare quanti like ha ricevuto un tuo post su Facebook, e di sentire un moto di piacere ad ogni like in più che ricevi? Ti è mai capitato di rimanerci male, rimuginarci più e più volte, dopo aver scoperto che chi ti ha ascoltato non ha approvato quello che hai detto?

Come tutti, anche tu sei sensibile all’approvazione altrui

Si chiama bisogno di approvazione ed è uno dei bisogni più forti che abbiamo come esseri umani. Ne abbiamo parlato sotto un certo punto di vista nella scorsa puntata. In quell’occasione ti abbiamo spiegato come, imparando ad elargire complimenti sinceri alle persone che incontri, puoi ottenere facilmente la loro attenzione e la loro fiducia. Oggi esploriamo il polo opposto, perché il bisogno di approvazione può essere una delle abitudini negative più paralizzanti.

I rischi nascosti nel bisogno di approvazione

Vogliamo occuparci di questo tema che ci riguarda più o meno tutti, dal momento che siamo tutti infarciti di questo bisogno che la nostra cultura premia e incoraggia. Vogliamo darti dei consigli pratici per aiutarti a limitarlo a contenerlo, perché se ci facciamo prendere dalla necessità di essere sempre approvati il grosso rischio è di diventare delle banderuole che cambiano opinione come cambia il vento…e chi lo fa in realtà alla lunga perde qualsiasi stima e rispetto da parte degli altri.

Cosa scegli di dire?

Il tema dell’approvazione è legatissimo al far sentire la nostra voce perché incide fortemente su quello che in un dato momento, date certe persone e date certe reazioni che possiamo notare, decidiamo di dire o di non dire.
Ad esempio, sto affermando che credo che i bambini non debbano stare tanto tempo davanti alla televisione e poi scopro che l’altra mamma ha l’abitudine di far vedere i cartoni animati mattina pomeriggio e sera, e quindi edulcoro il mio pensiero in un “in effetti quando c’è bisogno la tv può essere un aiuto”. E questo è un esempio in ambito personale, ma la stessa identica cosa si può verificare su un palco dove, dopo aver ricevuto un “io non sono d’accordo” da una persona del pubblico, ritorniamo sui nostri passi modificando il nostro punto di vista per far contenti tutti.

Dire la tua non significa creare discussioni

Con questo non ti stiamo invitando a creare sempre e dovunque campi di confronto acceso con le persone che la pensano diversamente da te, ma invitarti a rimanere fedele ai tuoi pensieri , nel rispetto anche degli altri – consapevole che non tutti possono essere d’accordo con te. Far sentire la tua voce è anche avere il coraggio di mantenere le tue opinioni e punti di vista. Affermare la tua diversità e smettere di pensare che il fatto di non trovare consenso negli altri abbia qualcosa a che fare con il tuo valore.

Wayne Dyer e “Le vostre zone erronee”

Per portarti questo tema ci siamo ispirate ad un famoso autore, Wayne Dyer e al suo classico “Le vostre zone erronee” uscito nel 1976. Dyer parla della ricerca di approvazione come di una nostra zona erronea, ovvero un’abitudine culturale nevrotica che ci ostacola nella nostra realizzazione personale e in definitiva nella ricerca della felicità. Noi ci troviamo molto spesso a trattare questo tema in coaching. Spesso dietro all’insoddisfazione personale e ad una mancanza di autostima c’è proprio il costante e incessante bisogno di sentirti approvati dall’esterno. L’altro diventa il metro e la misura del valore che diamo a noi stessi e questa è un’abitudine veramente deleteria.

Il tuo è “desiderio” o “bisogno” di approvazione?

Dyer sostiene che il problema nasce quando più che un sano desiderio, la ricerca di approvazione diventa una necessità, un bisogno. Che significa che se manca non sei contento, che se qualcuno disapprova quello che hai detto o fatto ti senti paralizzato, che le tue scelte sono in massima parte determinate da quello che può dire la gente e non dall’ascolto della tua voce interiore.
Certo è bello quando veniamo riconosciuti. A tutti fa piacere! Ma non dev’essere il nostro fine ultimo.
Il fine ultimo è quello di far sentire la nostra voce, tirare fuori la nostra verità.

“non è possibile vivere senza incorrere in cospicua disapprovazione

come scrive Dyer.  Potremo parafrasarlo dicendo che “non è possibile far sentire la nostra vera voce senza incorrere in cospicua disapprovazione”. Sappi che incontrerai sempre una certa dose di disapprovazione per qualsiasi cosa tu dica, pensi, senta o faccia. Almeno un 50%!
Questo dovrebbe aiutarti a non confondere questi atti di rifiuto con il rifiuto di te come persona.
E’ proprio questo il rischio: pensare che per avere valore sia necessaria l’approvazione! La cosa fondamentale è che tu ti approvi. E’ che tu creda a quello che dici.

3 consigli per gestire la disapprovazione altrui

1° consiglio: Reagisci in un modo nuovo alle disapprovazioni 

Anziché prenderla sul personale e metterti sulla difensiva riformula ciò che ti viene detto incominciando con il TU. Ad esempio se un tuo interlocutore dice di non essere d’accordo con te e inizia a scaldarsi puoi dirgli : “Tu la pensi così e così e non sei d’accordo con me e vedo che questo tema ti sta a cuore”.
In questo modo ricorderai a te stesso (oltre che al tuo interlocutore) che la disapprovazione è un affare suo e non tuo!

2° consiglio: Ringrazia chi ti disapprova 

Il tuo compagno ti disapprova? Crede che ti dovresti comportare in un modo diverso o dire cose diverse? RINGRAZIALO! Ringrazialo di avertelo detto. Il suo punto di vista diverso dal tuo in qualche modo sta contribuendo alla tua crescita e a farti vedere nuove parti di te. Potrai poi valutare in cosa credi tu, senza rischiare di modificare ciò che stai esprimendo solo per ottenere la sua approvazione. L’atto di ringraziare mette fine ad ogni ricerca di approvazione.
Nel Public Speaking puoi utilizzare questo consiglio ad esempio per ringraziare un bastian contrario del suo punto di vista.

3° consiglio: Esercitati a lasciar andare subito le disapprovazioni

Ad esempio parli in pubblico e tra chi ti ascolta c’è un contestatore che cerca di provocarti? Accettalo e basta. Puoi rispondere con un “Okay” e riprendere con il tuo discorso. Il fatto è che è normale non piacere a tutti, più ti esponi e più fai sentire la tua voce più troverai insieme a chi ti sostiene anche chi ti contesta. E non ti è di nessuna utilità né cambiare il tuo pensiero per cercare di compiacere l’altro, né cercare di convincere l’altro che hai ragione tu. Accetta il fatto che – semplicemente – molte persone non ti capiranno mai e va bene così.
Quando ignori le offese di qualcuno stai indirettamente affermando che non hai nessuna intenzione di valutare te stesso sulla base dei sentimenti che hai suscitato in qualcun altro.

Il paradosso della ricerca dell’approvazione

Il paradosso di tutto questo è che – se ci pensi – alla fine le persone che vengono maggiormente approvate sono quelle che non la cercano, che non la desiderano, che non si preoccupano di averla o meno.

Come dice Dyer:

“La felicità consiste in una certa libertà dal bisogno di essere approvati”

 

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